Per un ecosistema territoriale capace di influenzare le politiche della regione
Bordeaux è diventata la capitale mondiale dell’Economia Sociale Solidale, un riconoscimento forte che corona una dinamica proattiva del territorio. Ecco alcuni elementi di contesto per comprendere meglio cosa significa e le opportunità offerte da questa nomina.
Il 2020 è stato segnato da una forte svolta politica nella città di Bordeaux. Dopo oltre 70 anni è stata eletta una coalizione di sinistra guidata dall’ecologista Pierre Hurmic. Consapevole che la transizione ecologica è strettamente legata alla giustizia sociale e al dinamismo economico del territorio, Hurmic ha fatto dell’ESS un asse importante della sua politica. Per questo, ha assunto Timothée Duverger come consulente tecnico nel suo team: il direttore della cattedra TerrESS è il principale architetto di un vero ecosistema d’ESS all’Università di Scienze Politiche di Bordeaux.
L’ecosistema ha una componente sulla formazione, sia iniziale che professionale e forma giovani studenti attraverso un master biennale che comprende un’associazione di sensibilizzazione all’ESS (ESSplicite) e una SCIC (Cooperativa di interesse collettivo) che consiglia e assiste le strutture nel loro approccio (Acc’ESS). Un’altra componente è il master esecutivo (formazione continua) e corsi di formazione per funzionari eletti/tecnici degli enti locali. Una terza componente riguarda la ricerca-azione, che mira a fornire agli attori alcuni strumenti per promuovere iniziative e mettere in evidenza i contributi dell’ESS in modo che possano essere inclusi nel dibattito pubblico. È anche all’interno di questo ecosistema che si terrà la riunione annuale del RIUESS (la Rete Inter-universitaria dell’ESS), dal 1 al 3 giugno 2022.
Questa dinamica non si ferma qui, poiché molte altre personalità si stanno mobilitando affinché l’ESS guidi le politiche della regione, da Bordeaux alla Nuova Aquitania. Citeremo qui solo due esempi per illustrare questo movimento a diverse scale.
In primo luogo, l’iniziativa di Stéphane Pfeiffer, secondo vicesindaco, che ha fatto votare durante l’estate un regolamento d’intervento per facilitare e inquadrare l’entrata della comunità nelle Cooperative di interesse collettivo del territorio. In secondo luogo, (la rete degli enti locali per l’economia solidale). È in questo senso che è stato firmato un accordo quadripartito tra la città, Bordeaux Metropole, il Consiglio Dipartimentale della Gironda e la Nuova Regione Aquitania.
Questo accordo unico e storico in Francia dimostra una forte volontà di cooperazione e l’ascesa dell’ESS nella regione. Ed è ciò che ha portato la città di Bordeaux ad essere nominata alla presidenza del GSEF (Global Social Economy Forum). La città ha indicato che vuole "continuare le missioni fondamentali del GSEF", che prima aveva sede a Seul, in Corea del Sud. L’obiettivo è che la ricerca e l’attività tematica della rete alimentino il processo decisionale e influenzino le relazioni di potere internazionali, facilitando il dialogo tra i governi locali dei diversi continenti presenti nell’organizzazione. Le quattro autorità locali hanno anche chiesto alla prefettura della Nuova Aquitania di ospitare il Forum Mondiale dell’Economia Sociale nel 2025.
Infine, questo fa parte di un contesto più ampio e solleva questioni reali. Sulla scena internazionale, diversi eventi si svolgeranno nel 2022: la 110ma conferenza dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro avrà come tema l’ESS per il lavoro dignitoso e il gruppo di lavoro che il GSEF sta conducendo con l’ONU dovrebbe portare a un piano di azione intorno all’ESS. In un momento in cui la Francia assumerà la presidenza dell’UE, questi diversi elementi sono tempestivi per promuovere e sostenere grandi orientamenti, sia in Europa che a livello internazionale.
Di Martin Georges , ESSplicite, Bordeaux
(Traduzione a cura della RIES)